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Viaggio nella TARSU (I)

Ricordate: “ LA CONOSCENZA E’ L’UNICO MEZZO DI DIFESA A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI”
L’ intento qui, è eslusivamente quello di mettere a disposizione di tutti ,le informazioni in mio possesso. Invito chiunque ne abbia da aggiungere, ad integrare le note che seguiranno!

Parleremo di un tributo che in questi ultimi tempi sta affliggendo la comunità cittadina:
la T.A.R.S.U (tassa,smaltimento, rifiuti, solidi, urbani) – o TASSA SULLA SPAZZATURA ( come sono soliti definirla i pietrasantini)

Sarà capitato anche a voi , di frequentare in questi giorni le stanze dell’ufficio Tributi! Di fare file interminabili, di perdere intere mattinate per sentirsi poi rispondere: ”Mi spiace, non c’è niente da fare, la legge è questa, DEVE PAGARE!”
….Ma sarà proprio così ?….

La questione “RIFIUTI” è un annoso problema oggetto di dibattiti infiniti. Prendo spunto da un passaggio del libro “LA SCOMPARSA DEI FATTI” di Marco Travaglio ( la cui lettura consiglio vivamente), che ha ad oggetto “rifiuti ed inceneritori”.
“FORSE SE NE SAPESSIMO TUTTI DI PIU’, DIFFICILMENTE ACCETTEREMMO CHE LO STATO ITALIANO FINANZI CON SUSSIDI PUBBLICI, GLI INCENERITORI, ATTRAVERSO UNA CONGRUA TRATTENUTA SU OGNI BOLLETTA DELL’ ENEL”

Merita soffermarci un attimo sul concetto di INCENERITORE O TERMOVALORIZZATORE che dir si voglia, e sulle eventuali alternative esistenti. (dati tratti sempre dal libro sopra citato di Marco Travaglio)
-Inceneritore o termovalorizzatore: fonte inquinante, altamente cancerogena , dannosa per la salute umana
-forme alternative di smaltimento: raccolta differenziata e trattamento meccanico biologico “ a Freddo”

Nota:
-Buenos Aires ha adottato la raccolta differenziata , impegnandosi ad eliminare entro il 2020 tutti gli inceneritori presenti sul territorio.

-La regione del Lancashire in Gran Bretagna (1,2 milioni di abitanti) ha adottato il meccanismo di trattamento biologico “a freddo”, riconosciuto da Greenpeace come metodo più rispettoso per ambiente e salute umana;

-Alcune province italiane come Savona, Novara e Alessandria, stanno adottando il sistema di raccolta differenziata “porta a porta “ che ha raggiunto quota 70 %. Ciò ha permesso di cancellare nuovi progetti d’ inceneritori e discariche.
NB. Come consiglia l’autore: andate a visitare il sito di Beppe Grillo, per saperne di più.

Come prima “pillola”, cerchiamo di capire a che tipo di tributo appartiene la T.A.R.S.U
Nel nostro ordinamento sono previste tre categorie di tributi:

IMPOSTE
TASSE
CONTRIBUTI

La T.A.R.S.U E’ UNA TASSA.

Chiariamo il concetto di TASSA
“La tassa è una prestazione coattiva consistente nel pagamento di una somma di denaro , dovuta da un soggetto obbligato, quale corrispettivo per la prestazione a suo favore da parte dello Stato o di altro Ente Pubblico, di un servizio reso nel suo interesse”.

Ciò significa che l’utente-contribuente è obbligato ad usufruire del servizio (se esistente) e a pagarne un corrispettivo.
Esiste un nesso di causalità tra pagamento della tassa e servizio ricevuto. L’applicazione della Tassa non può prescindere dalla fornitura del servizio alla quale si riferisce.

Possiamo quindi tranquillamente affermare che la TARSU, NON E’ UN IMPOSTA SUL PATRIMONIO. NON E’ UN IMPOSTA SUL REDDITO.
E’ IL CORRISPETTIVO COATTIVO PER UN SERVIZIO RESO ED IMPOSTO DA UN ENTE PUBBLICO.
Difatti la legge (vedi D.lgs 15 Novembre 1993, n. 507) stabilisce rapporti ben precisi tra i costi sostenuti per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti da parte della PA e la determinazione delle tariffe applicabili.

Per chiarire meglio questo ultimo concetto:
LA TASSA NON PUO’ ESSERE AUMENTATA O DIMINUITA PRESCINDENDO DA QUESTI PARAMETRI.

…. Per il momento fermiamoci qui…

2 commenti

  1. il problema principale è che non si fa la raccolta differenziata della spazzatura ed invece si riciclano troppe persone che sono peggio della spazzatura.


  2. Da qualche parte ho letto che la TARSU un è una tassa, ma un’imposta, tanto è vero che non si paga l’iva, come per le prestazioni di un servizio.
    Si paga comunque, anche se non c’è un servizio.
    Come stanno le cose?



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